Maratolkien

maratolkien - Versione 2

Sabato 27 Aprile alla Nuova Sala Africa di Riccione vivremo una giornata indimenticabile. Abbiamo organizzato una “maratona non stop” del ciclo “Il Signore degli anelli”. Si parte la mattina con la visione della prima parte alle 9.30, poi un pranzo frugale (spaghetti aglio olio e peperoncino) e di seguito la seconda parte. Dopo questa l’intervento di Ugo Moncada studente in teologia che ha siluppato, all’interno dei suoi studi, una tesi sulla trilogia di Tolkien. In serata poi una veloce pizzata e la visione della terza e conclusiva parte. Per chi sarà “perseverante nella prova” dibattito finale con Ugo Moncada che farà da moderatore.

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La quota di partecipazione è di 15 euro per tutti i tesserati al Circolo Ancci Nuova Sala Africa (per chi non ha la tessera avrà  possibilità di farla con 5 euro, arrivando per tempo nel giorno stesso della Maratolkien). La quota partecipazione tiene conto delle tre visioni film + pranzo + cena.  La sala cinema ha a disposizione 99 posti, quindi al novantanovesimo dovremo chiudere le iscrizioni. L’ iscrizione è valida nel momento in cui riceviamo una caparra di euro 5 cliccando qui . Se hai un dispositivo mobile clicca qui

 Spero sia tutto chiaro altrimenti ti invito a scrivere una email a tolkienafrica@gmail.com. 

Ecco di seguito alcuni spunti di riflessione che Ugo Moncada ci lascia gentilmente per anticipare il suo intervento.

 

Il Signore degli Anelli e la sua cristologia corale

 Introduzione

L’intento originale del professore era quello di donare all’Inghilterra un complesso di racconti mitologici che potessero colmare la mancanza del suo paese di proprie radici religiose e culturali. Certo una vera ed ingenua utopia. Ma certamente, nel mondo da lui creato, è filtrata tutta la religiosità del suo creatore ed in ogni pagina, ogni collina, foresta e farfalla descritta vibra la presenza del vero Creatore. 

 

Se ne propone una lettura volta alla scoperta – nella Terra di Mezzo – della presenza di Gesù. Avendo, Dio, creato tutte le cose per mezzo suo, coerentemente con la concezione del fantastico di Tolkien, si vedrà che anche il Mondo Secondario da lui sub-creato, rivela in se stesso la presenza del vero Creatore e che anche ogni personaggio diviene immagine dell’unico Dio che solo in Gesù, bel verbo fatto carne, pienamente si rivela.

 

Elementi biografici essenziali.

 

Per capire Tolkien

Di seguito riportiamo alcuni elementi tipici del linguaggio di Tolkien  che ci aiutano a capirne il pensiero e il suo impianto letterario. Spiegheremo la concezione e il ruolo che hanno nella sua attività fiaba e il mito: chiariremo il significato di alcuni termini tipici del suo vocabolario e come si deve intendere il tipo di epopea che egli narra in riferimento ai modelli medievali da lui adottati.

Parleremo di Fiaba e mito, Cerca, antieroe, eucatastrofe.

Una cristologia corale: Tria munera

Da quanto già detto emerge quanto la fede di Tolkien traspaia dalle sue opere, tuttavia, per iniziare ad analizzare gli elementi della cristologia che emergono dalle sue opere possiamo andare alla ricerca di quelli che possiamo chiamare, con la teologia cristiana, i tria munera: sacerdotale, profetico e regale. In particolare in LOTR, possiamo riscontrare i tre doni in tre protagonisti, tre dei componenti della Compagnia. 

Nella Terra di Mezzo si deve tenere conto che non esiste la figura di un unico Salvatore, ma che il Cristo è un Cristo che può essere definito corale. Diverse «creature», collaborando, perseguendo la loro strada e mettendo a frutto i doni ricevuti, contribuiscono a realizzare la Salvezza della Terra.

Così i tria munera sono donati a tutti coloro che sono i «personaggi» della storia narrata e tuttavia emergono in modo eminente in alcuni di loro.

Passione, morte e risurrezione

 

Il peccato originale della Terra di Mezzo

La presenza del male nel mondo secondario di Tolkien è presente fin dalla sua genesi. Come sappiamo dal Silmarillion è proprio durante la creazione stessa, tramite il canto di Iluvatar, che Melkor sorgerà con un tema proprio, volutamente in dissonanza con quello principale. Ma la musica di Melkor è poca cosa di fronte al Tema di Iluvatar. Egli ne rispetta il libero arbitrio e non elimina la dissonanza, ma la assume, la integra ed armonizza con la solenne struttura del Tema principale, riusandola per il Bene a favore dell’Opera. Questo ci dice che Melkor prima e Sauron poi, suo generale, sono creature che nel loro libero arbitrio si orientano al male.

L’Anello ed il suo potere sono infinitamente più piccoli del Bene, dell’Uno e dei suoi piani. L’Anello, realizzato da Sauron, è frutto dell’abuso delle attività creative e del libero arbitrio. E’ un’opera malvagia che esce dalla libertà di Sauron e si esercita nel dominio e nella superbia. Non è un principio del Male. 

Non c’è nella Terra di Mezzo e in Arda una concezione manicheista della divinità, non ci sono due entità opposte, il Bene e il Male, ma la seconda è sempre subordinata e inferiore alla prima.

 

Via Crucis

Nelle profondità delle Miniere di Moria, la Terza Era della Terra di Mezzo conosce il primo di una serie di eventi del tutto particolari che ne segneranno il cammino. Potremmo dire, una serie di inaspettate eucatastrofi, o anche delle epifanie, preludi del grande finale.

In modo del tutto inaspettato, Gandalf cade.. e poi risorge.

Similmente Aragorn, con Legolas e Gimli, Frodo con Sam e Theoden, ognuno a suo modo.

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