Il giardino della speranza

 

Il giardino della speranzaQuest’anno non ci saranno le tradizionali esercitazioni quaresimali.
Tenendo conto del periodo storico che stiamo vivendo abbiamo pensato ad un’altra modalità di condivisione spirituale. Vorremmo realizzare un “giardino della speranza”.
Ogni giorno siamo bombardati da notizie che parlano di contagiati, vaccinati, morti. Questi bollettini di “guerra”, da una parte doverosi, causano dall’altra un certo smarrimento e tanta ansia. Ecco noi vorremmo invece in controtendenza generare speranza.
Come?
Molto semplicemente con una vostra testimonianza personale in questo anno di Corona Virus. Il tema da sviluppare potrebbe tener conto di queste domande: “Come hai coltivato la speranza nei momenti piu critici di questo anno? Quale evento di Grazia hai sperimentato in te o intorno a te? Hai maturato in questo tempo drammatico nuove consapevolezze di fede?”
Ciascuna testimonianza sarà raccolta dallo staff di Pregaudio e seminata in un giardino. Poi a Pasqua sarà visibile a tutti.
Con quale modalità realizzare la testimonianza?
Con quella che preferite e che sentite più vostra. Potrebbe essere uno scritto, o un audio o un video o un disegno. Se è un video dovrebbe essere caricato su YouTube per garantirci la questione privacy. Poi ci girerete ovviamente il link.
Quando l’avrete elaborata e realizzata potrete spedirla qui alla email di Pregaudio.
E noi durante la Quaresima coltiveremo il giardino della speranza.
Dove?
a questo link

Venerdi 13 al Punto Giovane la veglia di preghiera con Alberto Marvelli

L’amicizia con Alberto Marvelli nasce nel lontano 1998 quando il Punto Giovane sbocciava in quel di Riccione quale profetica realtà educativa che oggi vediamo.
Tutto parte da un dialogo che ebbi con don Fausto Lanfranchi, il quale mi disse un giorno: “dato che avete messo in piedi tante iniziative con il Punto Giovane, perchè non fate qualcosa per sensibilizzare la figura di Alberto Marvelli?” Così siamo partiti.
La conoscenza dei santi, come ogni vera esperienza spirituale, nasce da un incontro, da una relazione viva, vissuta. Così ai giovani non abbiamo raccontato di Alberto, ma glielo abbiamo fatto incontrare. In questo modo tutti al Punto Giovane si sono innamorati di lui. E a furor di popolo, in poco tempo, è stato eletto “coopatrono del Punto Giovane” insieme a san Giuseppe dato che, avendo la precedenza ed essendo il papà di Gesù, era impossibile spodestarlo.
La conoscenza di Alberto ha spalancato vie spirituali a noi ancora sconosciute. Chi immaginava a quei tempi che l’amicizia di un santo potesse far sbocciare un entusiasmo fra i giovani così forte da realizzare ogni anno un pellegrinaggio a piedi sulla tomba di qualche testimone della fede? Dopo Alberto abbiamo conosciuto Chiara Luce, Santa Scorese, Pino Puglisi e tanti altri e ogni settembre dal 2003 camminiamo fedelmente sulla scia dei santi.
Ma ritornando indietro al 1998 vorrei dire quali sono state le iniziative che abbiamo messo in piedi per sensibilizzare la figura di Alberto. Con i ragazzi che frequentavano teatro al PG abbiamo pensato di costruire uno spettacolo teatrale: “Alberto raccontato dai giovani ai giovani” . A quei tempi insegnavo al Classico e con alcuni ragazzi abbiamo integrato lo spettacolo teatrale con scene di un film girato interamente da loro intorno al luogo dove Alberto è morto. Così oltre alla dimensione teatrale, abbiamo preso in considerazione la dimensione cinematografica.
Ma non solo. Con i ragazzi che cantavano nel coro abbiamo pensato ad un testo di preghiera, alternato da canti. Così è venuta fuori quella meravigliosa veglia di preghiera che ancora oggi ci viene richiesta. La veglia di preghiera è stata registrata solennemente negli studi di registrazione ed è stato il primo cd musicale realizzato dal Punto Giovane.
Così abbiamo fatto vivere Alberto Marvelli tra i giovani in quelle che sono le dimensioni artistiche che gli appartengono: la musica, il teatro, il cinema e… la preghiera!
Poi è arrivata la beatificazione di Loreto dove abbiamo partecipato in massa; ed è arrivata la reliquia: una delle prime 15 reliquie ufficiali consegnate dal Vescovo Mariano de Nicolò alle realtà diocesane vicine ad Alberto Marvelli. E noi la conserviamo dignitosamente nella nostra cappellina. E poi è arrivato il grande miracolo. Avevamo bisogno di una casa perché quella che avevamo non ci bastava più. C’era la possibilità remota di ricevere in dono un terreno di proprietà delle suore dorotee. Così abbiamo invocato l’intercessione di Alberto Marvelli. È il regalo è arrivato. E sono arrivati anche i soldi per costruire. Da quel giorno ogni notte prima di addormentarci dopo l’affettuosa devozione a Maria noi al Punto Giovane recitiamo così: “Alberto Marvelli prega per noi”

Allora l’invito é di partecipare alla veglia, di cui sopra, rinnovata con i canti del coro del Punto Giovane Venerdì 13 Febbraio alle 21 al Punto Giovane!